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termolisi
 

A causa del costo elevato e della lunga durata dell’elettrolisi, i professionisti erano sempre alla ricerca di un’alternativa.

Nel 1885 Leopold Freund, pioniere della radioterapia, usò i raggi X per curare un neo peloso. Dopo 20 ore di esposizione ai raggi X i peli caddero. Nel 1901 venne pubblicata questa nuova metodologia con i risultati ottenuti, suscitando grande interesse nel mondo medico  ed il trattamento dei peli superflui con i raggi X decollò.

Negli anni ’20, i dispositivi a raggi X erano popolari come metodo di depilazione rapido e indolore, molto più di quanto lo sia oggi il laser.

Passarono altri 10-15 anni prima che le conseguenze mortali di questo trattamento diventassero evidenti, quando la maggior parte dei pazienti contrasse il cancro e molti morirono. E ovviamente questa metodologia venne accantonata. 

Serviva quindi una nuova alternativa più confortevole e rapida dell’elettrolisi galvanica.

Nacque così la termolisi (o diatermia a onde corte), sviluppata dal dottor Bordier di Lione nel 1923.

La termolisi funziona secondo lo stesso principio del forno a microonde, utilizzando una corrente alternata ad alta frequenza che cambia costantemente polarità e quindi direzione.

La costante attrazione e repulsione degli atomi all’interno dei tessuti genera attrito delle strutture atomiche nella materia circostante e si traduce in un effetto di riscaldamento che può raggiungere anche 60°. Per dirlo con parole più semplici, l’attrito dovuto alle vibrazioni è un fenomeno che ricorda il calore generato dallo sfregamento di due bastoncini per accendere un fuoco. 

Quando questa corrente CA passa attraverso una sonda (l’ago) inserita nel follicolo pilifero accanto ai peli, la sua energia a radiofrequenza si converte in calore all’interno del liquido presente nel follicolo, che poi elettrocoagula il tessuto circostante.

La termolisi è molto più rapida e semplice da applicare rispetto al metodo galvanico originale.

È stata originariamente introdotta come metodo per rimuovere il vellus (peluria chiara) estendendone poi l’applicazione a tutte le tipologie di peli, grazie anche alla più rapida velocità di applicazione.

Nel prossimo post vedremo cos’è, come si è evoluta oggi la tecnologia, e come le stesse elettrolisi e termolisi sono cambiate nel tempo.

 

Vedi anche “L’elettrolisi”

Foto: South Australian Medical Heritage Society – Museo Virtuale