❓LO SAPEVI? 👩

 

Nel 1938, l’elettrologo Henri St. Pierre e l’ingegnere Arthur Hinkel ebbero l’idea di combinare la sicurezza e l’efficacia dell’elettrolisi galvanica con il comfort e la velocità della termolisi. Nacque così il metodo Blend (fusione), che ebbe subito un grande successo.

In questa modalità, infatti, la corrente ad alta frequenza (termolisi) non viene utilizzata per coagulare i tessuti ma semplicemente per riscaldarli per aumentare il potere distruttivo e la propagazione della liscivia prodotta dalla corrente galvanica.

Riscaldando i tessuti attorno alla sonda, la matrice intercellulare viene trasformata in una massa porosa. Questa porosità facilita l’infiltrazione della liscivia in tutti gli spazi aperti del follicolo, aumentandone il raggio d’azione. Le onde corte della termolisi producono anche vibrazioni nei fluidi tissutali che circondano l’ago. Grazie a queste vibrazioni, la liscivia prodotta dalla corrente galvanica inizierà a muoversi saturando rapidamente i tessuti circostanti.

Ciò significa che la liscivia può quindi essere efficace su un’area target più ampia e continuare la sua azione dopo che la sonda è stata rimossa. 

La tecnica blend si rivela particolarmente efficace nei casi in cui i follicoli piliferi sono diventati distorti e/o difficili da raggiungere solo con la sola corrente galvanica o con la termolisi. Insieme, consentono alla soda caustica (liscivia) di raggiungere più facilmente le cellule germinative responsabili della crescita dei peli.

Nel 1968 Hinkel e Lind pubblicarono il loro lavoro  “Electrolysis, Thermolysis and the Blend” e il metodo finalmente si diffuse prima in Inghilterra e poi in Australia alla fine degli anni ’70. 

Ma non finisce qui: all’inizio degli anni ’90 la ricercatrice australiana Noreen Roesler, che investì tutta la propria vita sullo studio dell’elettrolisi,  si recò negli Stati Uniti, patria della tecnologia, per approfondire le proprie conoscenze. Portò alcune macchine per l’elettrolisi nel suo Paese e, con l’aiuto di alcuni amici/clienti ingegneri, le modificò, pubblicò diversi manuali sui protocolli operativi.

Diede così una nuova vita a questa tecnica che era stata messa da parte e che ancora oggi studiamo anche noi in Italia nelle scuole di estetica.

Come già scritto in un precedente articolo, nel 2007 la FDA statunitense riconfermò l’elettrolisi come unico metodo di epilazione permanente.

Alla fine i vantaggi delle tecniche elettrolisi, termolisi e blend si possono riassumere in poche righe: sono utili per trattare i peli bianchi, rossi o biondi molto chiari, si possono utilizzare su nei e tatuaggi, su tutti i tipi di peli e pelle e danno risultati realmente definitivi. 

Gli svantaggi invece sono costituiti da un disagio da parte del soggetto trattato in quanto fastidiose, la lunghezza delle sedute, i rischi correlati ad una eventuale non perfetta esecuzione del trattamento ed anche i costi.

Alla fine dei conti, nonostante i loro limiti oggettivi, IPL e soprattutto il LASER restano al momento le tecnologie più evolute, performanti e gradite ai clienti.

Chrysis. (1929). The complexion volte face and a new element in beauty culture. Britannia1(6), October, 116.

Doin, G. (Ed.). (1924). Bulletin général de thérapeutique. Paris.

Cartwright, E., Morris, G., & Severn, M. (2001). Electro-epilation: A practical approach. Cheltenham, UK: Nelson Thomas Ltd.

Cumberbatch, E. P. (1937). Diathermy including diathermotherapy and other forms of medical and surgical electrothermic treatment (3rd ed.). Great Britain: William Heinemann (Medical Books) Ltd.

Eberhart, N. M. (1911). A working manual of high frequency currents. Chicago: New Medicine Publishing Company.

Godfrey, S. (1992). The principles and practice of electrical epilation (3rd ed.). Oxford: Butterworth-Heinemann.

Hinkel, A. R., & Lind, R. W. (1968). Electrolysis, thermolysis and the blend: The principles and practice of permanent hair removal. Los Angeles, CA: Arroway.

Mahler, H. C. (1992). Epilator routes: 70 years of progress. A brief photo history. International Hair route. August, 16-20.

McDonough, E. G. (1937). Truth about cosmetics. New York, Drug and Cosmetic Company.