BLOG
Informazione e formazione sono i cardini principali sui quali basiamo il nostro lavoro.
Ogni articolo attinge sia alla nostra esperienza che a fonti scientifiche autorevoli e sempre citate, affinché i nostri utenti abbiano la certezza della fondatezza delle informazioni qui riportate.
Se desideri approfondire un argomento specifico di cui qui non hai trovato menzione, contattaci, saremo lieti di aiutarti.

Tecnica Blend
Nel 1938, l’elettrologo Henri St. Pierre e l’ingegnere Arthur Hinkel ebbero l’idea di combinare la sicurezza e l’efficacia dell’elettrolisi galvanica con il comfort e la velocità della termolisi. Ciò ha portato al metodo Blend (fusione), che è diventato un successo.
In questa modalità, infatti, la corrente ad alta frequenza (termolisi) non viene utilizzata per coagulare i tessuti ma semplicemente per riscaldarli per aumentare il potere distruttivo e la propagazione della liscivia prodotta dalla corrente galvanica.
Riscaldando i tessuti attorno alla sonda, la matrice intercellulare viene trasformata in una massa porosa. Questa porosità facilita l’infiltrazione della liscivia in tutti gli spazi aperti del follicolo, aumentandone il raggio d’azione. Le onde corte della termolisi producono anche vibrazioni nei fluidi tissutali che circondano la sonda. Grazie a queste vibrazioni, la liscivia prodotta dalla corrente galvanica inizierà a muoversi saturando rapidamente i tessuti circostanti.
Ciò significa che la lisciva può quindi essere efficace su un’area target più ampia e continuare la sua azione dopo che la sonda è stata rimossa.
La tecnica blend è particolarmente efficace nei casi in cui i follicoli piliferi sono diventati distorti e/o difficili da raggiungere solo con la sola corrente galvanica o con la termolisi. Insieme, consentono alla soda caustica (lisciva) di raggiungere più facilmente le cellule germinative responsabili della crescita dei peli.
Alla fine dei conti tuttora IPL e LASER RESTANO LE TECNOLOGIE più evolute, performanti e gradite ai clienti

Termolisi
A causa del costo elevato e della lunga durata dell’elettrolisi, i professionisti erano sempre alla ricerca di un’alternativa.
Nacque così la termolisi (o diatermia a onde corte), più veloce e confortevole, sviluppata dal dr. Bordier nel 1923.

Elettrolisi
La definizione corretta dell’epilazione laser è “riduzione progressiva dei peli”. In estetica, da quasi 150 anni, si usa l’ago elettrico.
Inizialmente si utilizzava la corrente galvanica, poi si è passati alla termolisi e successivamente alla tecnica blend, che unisce le altre due.

Iperpigmentazione post laser
A volte dopo una o più sedute epilazione tramite laser si verifica una iperpigmentazione dell’area trattata. Una pelle particolarmente reattiva può produrre un eccesso di melanina localizzato per difendersi dall’insulto termico ricevuto.

Quanto distanziare le sedute laser
Quando sono arrivati sul mercato i primi laser, era consuetudine distanziare tra loro le sedute di circa 30 giorni, una al mese.
Nel tempo i protocolli operativi sono cambiati e spesso leggiamo di sedute distanziate perfino di tre mesi l’una dall’altra.

Anche il laser d’estate soffre il caldo
Essendo un dispositivo estremamente sofisticato, il laser richiede delle attenzioni particolari.
D’estate la temperatura spesso diventa insopportabilmente elevata, sottoponendo persone e macchinari ad uno stress eccessivo.

Quale acqua usare per il tuo laser
La manutenzione di un macchinario è fondamentale affinché la sua affidabilità, efficacia ed efficienza siano sempre garantiti.

Come e quando cambiare il filtro dell’acqua
Ogni manuale che si rispetti riporta tutte le indicazioni per la manutenzione ordinaria e straordinaria del macchinario a cui si riferisce, ma raramente viene letto per intero da parte degli utenti.